L'angolo di Sheva
- Il Codice Da Vinci -
Premetto che io sono uno di quei pochi al mondo che non ha letto il libro. Non perchè mi senta particolarmente anticonformista e, nonostante potrei vantarmi dell'immenso vuoto letterario che arricchisce la mia non-cultura, questo Codice Da Vinci è stato sul punto di entrare a far parte di quella ristretta cerchia di libri di cui ricordo di aver letto qualcosa. Una puntata di Matrix che riassumeva il contenuto del giallo ha risvegliato il senso della mia ignoranza e ha contribuito ad allargarne i confini convincendomi a non leggere il libro. Meno male che hanno fatto il film. Ora, dopo averlo sopportato per più di due ore al cinema, posso essere contento di non aver letto il libro. Ma soprattutto di aver già visto il film.
Voglio dire solo una cosa al film, al libro e al fenomeno Dan Brown (oh è proprio un fenomeno questo Dan Brown).
Al film voglio dire "Se hai notato un notevole affuenza di pubblico alle tue prime, è solo perchè un inglese ha scritto un libro che ha avuto un successo mondiale e tu sei ispirato questo libro."
Al libro voglio dire "Quando un film si ispira a te, potresti suggerire a qualcuno di preoccuparsi seriamente che la sua realizzazione sia all'altezza del tuo successo e magari invogli qualcuno che non ti ha letto a farlo."
A quel fenomeno di Dan Brown voglio dire "Non è che la prossima stagione ti va di condurre una puntata di Matrix?"
In conclusione posso dire con certezza che se mai dovesse accadere che esca un libro ispirato a un film, e questo dovesse essere il caso de "Il Codice Da Vinci", pochi lo guarderebbero, a nessuno piacerebbe, e il libro che ne seguirebbe venderebbe meno copie di un video amatoriale di mia zia che insegna a preparare la faraona tartufata al cartoccio.
ROARRR!
2 commenti:
la faraona tartufata di tua zia a me interesserebbe sapere come si fa...
e bravo sheva, ora te ne mancano solo 2!
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